Autunno
Buon equinozio d'autunno
"Percorrendo la fascia zodiacale, il sole attraversa ogni anno i quattro punti cardinali chiamati equinozi e solstizi.
Questi quattro punti, solstizi ed equinozi, coincidono con le quattro
feste dette cardinali: Natale, Pasqua, S. Giovanni e San Michele, feste
istituite dagli Iniziati per ricordare agli uomini che in quelle date il
sole immette nell'universo delle forze particolarmente potenti, forze
che gli uomini, se coscienti, hanno la possibilità di utilizzare per la
loro evoluzione.
L'invio di tali forze è organizzato e regolato da
grandi spiriti che hanno ai loro ordini molti altri spiriti di minore
importanza, incaricati di distribuire le energie sulla superficie del
pianeta. Una moltitudine di spiriti si dedica a questa attività.
Non bisogna pensare che, in natura, tutto si produca meccanicamente; non è così, ogni cambiamento è dovuto all'opera di entità incaricate di occuparsi dei minerali o dei vegetali, degli animali o degli uomini.
Il 21 settembre ha luogo l'equinozio d'autunno, al quale presiede l'Arcangelo Michele. Il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo.
I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essere consumati o conservati; più tardi essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita che si fa in natura non riguarda unicamente la vegetazione: esso concerne anche l'essere umano.
Come il frutto si separa dall'albero e il seme dal frutto, l'anima si separa dal corpo.
Il corpo corrisponde all'involucro e l'anima al seme che viene seminato in alto, in Cielo. Il giorno in cui sarà maturo, il frutto che è l'uomo non dovrà cadere in terra come il seme di una pianta, ma volarsene verso il Cielo.
E l'autunno è il periodo nel quale deve avvenire
questa separazione di cui parla Ermete Trismegisto quando dice: «Tu
separerai il sottile dal denso con grande abilità». Separare il sottile
dal denso vuol dire separare lo spirituale dal materiale. Durante
l'autunno tale processo di separazione si realizza in tutta la natura
per preparare la nuova vita. Come l'Arcangelo Michele viene a separare
l'anima dal corpo, così l'Iniziato lascia morire in sé una materia per
liberare la vita. L'Arcangelo Michele separa l'anima dal corpo perché
l'anima deve viaggiare, visitare altri mondi dello spazio e non rimanere
eternamente sulla terra.
La separazione è una legge della vita.
Ecco quindi che cosa dobbiamo imparare dall'Arcangelo Michele: la
selezione, il discernimento, l'apprendere a separare il puro
dall'impuro, l'utile dall'inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta
da quella viva. E la causa di tutte le sventure è proprio la mancanza
della capacità di discernimento.
Le forze presiedute dall'Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni. L'arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest'arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera. Lo stesso dicasi per il bimbo nel ventre di sua madre: esso è strettamente collegato alla madre e non lo si può strappare prematuramente, altrimenti sarebbe la morte per entrambi. Se invece si aspetta, il frutto giunge a maturazione e, a quel punto si può recidere il legame che univa la madre e il bambino. Questa separazione è il simbolo della maturità. Vi ricordate della parabola del Vangelo sulla zizzania e sul buon grano?
Il tempo della mietitura è
quello in cui i frutti sono maturi. Bisogna quindi aspettare quel
momento per separare il male dal bene, e tale separazione sarà operata
dall'Arcangelo Michele.
Sarà l'Arcangelo Michele colui che
rivestirà il ruolo principale nella purificazione della terra. Nel corso
dei secoli, una moltitudine di esseri nocivi hanno riversato sulla
terra un'immensa quantità di forze distruttrici, forze che si sono
accumulate in un serbatoio prendendo la forma di un mostro chiamato
Drago o Serpente. E' lui quello di cui si dice che... seduce le nazioni,
porta fuori strada i figli di Dio e provoca tutte le sventure
dell'umanità. Questa egregora è di una potenza smisurata. Solo
l'Arcangelo Michele è in grado di vincere quest'egregora.
Con
l'aiuto del suo esercito, realizzerà ciò che da secoli le moltitudini
implorano dal Creatore. Ecco perchè dobbiamo collegarci all'Arcangelo
Michele, chiedergli la sua protezione e la possibilità di operare con
lui per accrescere la sua vittoria. La luce trionferà sulle tenebre: è
stato predetto e così sarà. Perchè non partecipare a quell'evento? I
figli di Dio che saranno iscritti nel numero di coloro che avranno
partecipato al combattimento dell'Arcangelo Michele, il Genio del Sole,
questa potenza di Dio tra le più luminose, riceveranno il bacio
dell'Angelo del fuoco. Tale bacio non li brucerà ma li illuminerà !"
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Immagine:
Equinozio d'Autunno (Nei Misteri del Nord)
Acquerello di Umbra Perchiazzi
Aricolo tratto dal post della pagina Facebook di Umbra Perchiazzi