Medicina antroposofica
Massaggio ritmico
Il massaggio ritmico e la balneoterapia
La massoterapia ha subito un rinnovamento grazie
all’antroposofia. La conoscenza della tripartizione funzionale
dell’organismo umano e delle correnti dell’organizzazione della vita
(corpo eterico) costituiscono il fondamento del massaggio ritmico
secondo la Dott.ssa Ita Wegman.
Le forze distruttive del sistema neuro-sensoriale devono
continuamente giungere a un equilibrio ritmico con i processi
costruttivi del ricambio affinché si crei il presupposto per lo stato di
salute dell’uomo. La malattia nasce ogni volta dal predominio
irregolare di una delle due polarità.
Il massaggio ritmico configura di conseguenza la qualità delle prese e
la loro localizzazione in modo del tutto originale. Non è solo una
tecnica nuova, ma può suscitare nel massaggiatore un’autonoma
comprensione per ogni singola situazione patologica e quindi un’azione
creativa secondo le leggi proprie delle varie componenti della realtà
dell’uomo.
Anche la balneoterapia ha acquistato una notevole importanza
nell’indirizzo terapeutico antroposofico, accanto a tutte le numerose
forme di applicazione dei rimedi per via esterna. Si sono così potute
elaborare delle nuove applicazioni, tenendo conto non solo delle qualità
delle sostanze medicamentose disperse nell’acqua, ma anche dei
movimenti che possono venire impressi all’acqua stessa.
E’ tipico di un processo patologico alterare l’equilibrio e
l’eccitabilità di un tessuto (non solo delle cellule nervose, ma anche
di quelle muscolari, ghiandolari, ecc.). La ripetizione di uno stimolo
induce una modulazione della soglia di risposta che si ripercuote sulla
biochimica cellulare e consente al tessuto di trovare un nuovo
adattamento.
Il massaggio ritmico, con la sua stimolazione alternata, ha un’azione
calmante diretta in primo luogo sul sistema nervoso e promuove inoltre
un rilassamento mediato dei piani muscolari e articolari profondi. Anche
il diaframma e la funzione respiratoria vengono influenzati
beneficamente da questa azione mediata generale, anche se esistono
manovre specifiche che possono agire direttamente sullo stato del
diaframma e della gabbia toracica. C’è poi l’azione diretta sulla
circolazione e sulla nutrizione dei tessuti ( pelle, connettivo e
muscoli), nonché sui liquidi, quindi sul sistema venoso, arterioso
elinfatico.