Rudolf Steiner, vita
Pedagogia steineriana - La nascita della Scuola Steineriana
(...) La
costruzione del Goetheanum attirò sul movimento
antroposofico l'attenzione di un pubblico sempre maggiore.
Entravano ora a far parte del movimento personalità
che non volevano soltanto avere qualcosa per sé, ma
volevano dare. Erano disposte ad offrire le loro
capacità professionali, le loro particolari
specializzazioni, in breve tutta la loro energia
lavorativa.
Non era Rudolf Steiner ad «assegnare» compiti. I
soci venivano a chiedergli consigli ed egli li aiutava con
tutte le sue forze. Ma erano loro a dover prendere tutte le
decisioni. Soltanto così l'antroposofia poté
diventare un grande impulso senza invadere il campo della
volontà altrui. Nacquero così i movimenti
affiliati, le cosiddette «figlie»
dell'antroposofia.
(...) L'idea
della tripartizione
dell'organismo sociale
aveva suscitato interesse a Stoccarda, soprattutto nella
grande fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria. Operai ed
impiegati avevano accolto alcuni cenni che Steiner aveva
fatto dei suoi principi pedagogici. Tutti desiderarono per i
loro figli un nuovo metodo di educazione.
Il direttore, Emil Molt, appagò quel desiderio:
investì un capitale, fornì i locali adatti
all'istituzione di una scuola e pregò Rudolf Steiner
di prepararne gli insegnanti.
Steiner era stato come predestinato a quella mansione dalI'esperienza eccezionalmente ricca compiuta da giovane. Egli aveva già tentato, precedentemente, di svegliare uno speciale interesse per la pedagogia nel movimento antroposofico. Nel 1907, infatti, aveva trattato in una esposizione importantissima la «Educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito», che venne poi pubblicata in opuscolo. Egli mostrò come una giusta comprensione delle leggi che governano il divenire del fanciullo e dell'adolescente dovesse per forza propria sfociare in una pedagogia completamente nuova.
Un piccolo
gruppo di persone, per la maggior parte giovani,
abbandonarono le loro precedenti occupazioni per diventare
insegnanti della Scuola
Waldorf.
Ricevettero da Steiner stesso la preparazione
indispensabile. Furono tenute, per loro, due conferenze al
giorno: una su «antropologia generale», I'altra su
«metodo e pratica dell'insegnamento». Fu inoltre
istituito un seminario per esercitazioni pratiche.
La prima conferenza sull'antropologia generale comincia
così: «Riusciremo nel nostro intento se lo
considereremo non solo come riguardante l'intelletto e il
sentimento ma anche come rivolto al conseguimento del
più alto livello spirituale-morale».
Questo fu il compito: aiutare l'entita animico-spirituale
del bambino, venuta sulla terra dopo un'esistenza
pre-terrena, a orientarsi nel mondo fisico e a fortificarsi
per la vita.
Rudolf Steiner mostra come l'essere umano in divenire avanzi
per un difficile cammino le cui tappe faticose sono ben
riconoscibili: esse corrispondono al successivo sorgere di
necessità materiali e morali ben determinate. Il
piano di studi e il metodo da adoperare nella futura scuola
furono concepiti per corrispondere, per quanto possibile, a
queste necessità.
Steiner non diede ai suoi uditori un insieme di
«ricette pedagogiche». Al contrario
dimostrò loro come la pedagogia non debba mai essere
applicata in maniera stereotipata, perché allora
inaridisce e muore.
L'educazione è una 'Arte' nella quale l'educatore si
deve addestrare. Quell'arte è da un lato rigidamente
disciplinata da una legge fissa, cioè dalla
necessità di seguire con la massima avvedutezza lo
sviluppo naturale ed autentico dell'alunno, dall'altro
lascia all'educatore una piena libertà di iniziativa
personale.
Steiner offrì una quantità incommensurabile di
feconde indicazioni. La sua pedagogia traccia soprattutto ad
ogni educatore il cammino per una severa educazione di se
stesso. A colui che segue tale via con perseveranza i
fanciulli stessi insegnano a poco a poco come egli debba
insegnare.
Questa confortante idea entusiasmò i
neo-educatori.
Il 17 settembre 1919 la Scuola Waldorf fu solennemente inaugurata.
Tutte le
materie insegnate furono improntate all'arte. La pittura, il
canto ecc. furono inseriti in ogni programma, specie nelle
prime classi.
Le nozioni comunicate non dovevano essere rivolte solo
all'intelletto del fanciullo. Si doveva cercare sempre di
farle agire in maniera veramente formatrice sul sentimento e
sulla volontà, perché a scuola il bambino va
«tutto intero» e non soltanto «con la
testa».
Tra gli allievi e i maestri si stabilì immediatamente
una relazione di assoluta franchezza e di cordiale
calore.
I fanciulli si recavano volentieri a scuola e ben presto il
reclutamento si estese all'intera città. Alla morte
di Rudolf Steiner la scuola contava già circa 900
alunni.
La maggior parte dei genitori era costituita da «non
antroposofi»; la scuola Waldorf non aspirava affatto a
divulgare una particolare concezione del mondo e della
vita.
La sua reputazione aumentò anche all'estero.
Professori di altre scuole, del tutto ignari di
antroposofia, cercarono di informarsi circa la pedgogia
Waldorf.
Steiner venne loro incontro con gioia, convinto che il
metodo della sua pedagogia poteva rendere fecondo
l'insegnamento in «qualsiasi» scuola.
In Germania, Svizzera, Olanda, Inghilterra, Steiner tenne
un'ampia serie di conferenze pedagogiche basilari, invitato
da insegnanti di differenti istituzioni scolastiche. Ma,
affinché fosse possibile un'attività
pedagogica molto estesa, bisognava che ci fossero delle
«scuole modello» in cui la nuova pedagogia venisse
praticata da un corpo insegnanti composto di antroposofi. A
tal fine Rudolf Steiner si dedicò in particolar modo
a perfezionare la scuola
di Stoccarda.
Da Dornach vi si recò costantemente per assistere
alle riunioni dei professori. Sotto la sua direzione quelle
riunioni divennero un «seminario pedagogico
permanente» che lasciò un ricordo
indimenticabile in coloro che vi parteciparono.
Poiché Rudolf Steiner vi si manifestò, in
tutta l'estensione del termine, «maestro dei
maestri».
Le sue visite nelle classi erano delle vere e proprie feste.
Egli amava i fanciulli dal piu profondo del suo cuore e i
fanciulli lo ricambiavano di pari affetto. Una volta disse
che pensava ogni sera a ciascuno degli allievi della Scuola
Waldorf.
Dopo la morte di Steiner, la pedagogia «Waldorf»
divenne largamente nota. Il Terzo Reich ne ordinò la
chiusura, ma dopo la seconda guerra mondiale un grande
numero di nuove scuole Waldorf fu fondato in Germania e
altrove.
brano tratto dal libro:
"Rudolf Steiner e l'Antroposofia" (testo di Frans Carlgren,
traduzione di Mario Betti) - Ed. del Goetheanum, Libera Università di
Scienza dello spirito, Dornach/Svizzera.
Indirizzi relativi al movimento:
Federazione delle Scuole Steiner - Waldorf in Italia.
Segreteria: Tel +39 051 383119 - Fax 051 3371253
http://www.educazionewaldorf.it/
Sezione di pedagogia del Goetheanum
Rüttiweg 45 - 4143 Dornach/Schweiz
Tel. +41 61 706 43 15 - Fax +41 61 706 44 74
http://www.paedagogik-goetheanum.ch/