Rudolf Steiner, vita
Il testo che segue è tratto dal libro: "Rudolf Steiner e l'Antroposofia" (testo di Frans Carlgren, traduzione di Mario Betti) Ed. del Goetheanum, Libera Università di Scienza dello Spirito, Dornach/Svizzera
Lo sviluppo dell'antroposofia - Prima fase 1902 -1909
Il contenuto di pensiero dell antroposofia era stato «fondato» negli anni tra il 1902 e il 1909. La maniera come questo avvenne si sviluppò del tutto naturalmente. Ciò che Rudolf Steiner aveva da dare, non era una nuova visione sociale, una dottrina morale o una nuova religione, nel qual caso avrebbe dovuto fare della propaganda o predicare. Egli aveva da trasmettere delle conoscenze, e questo non poteva accadere che attraverso concetti e idee, cioè attraverso una tale comunicazione di fatti che potesse venir compresa dalla sana ragione umana. In questa maniera la libertà interiore dei lettori e degli ascoltatori era pienamente rispettata. |
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Durante la prima fase di sviluppo
dell'antroposofia, Rudolf Steiner operò, quasi
esclusivamente, con la parola e con la penna. |
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1. Il libro «Teosofia» |
Il primo libro fu:
«Teosofia».
In quest'opera, apparsa nel 1904, Steiner compie il primo
tentativo di descrivere la natura soprasensibile dell'uomo e
i suoi legami col mondo dello spirito. L'autore non vi fa
altro appello al lettore se non quello di servirsi della
propria cosciente facoltà di percezione e di
esercitare il proprio pensiero libero da pregiudizi. |
2. «Come si consegue la conoscenza dei mondi superiori?» |
Nell'altro libro:
«Come si
consegue la conoscenza dei mondi
superiori» viene descritto,
con la massima precisione ed efficacia, il metodo con cui si
possono raggiungere i medesimi risultati da lui conseguiti
nel corso della sua vita. Ma quel libro dà molto di
più che una simile relazione. |
3. La «Scienza occulta» |
«...Ia mia "Scienza
occulta" è, per cosi dire,
un compendio di quanto, fino ad allora, aveva trovato
espressione nel movimento antroposofico.» |
4. Le conferenze sui Vangeli |
Appartengono ancora a questo periodo i
cicli di conferenze dedicate ai Vangeli; cicli che occupano
un posto centrale nella vasta opera di Rudolf Steiner.
Quelle conferenze furono tenute per insistente
sollecitazione di numerosi membri della società
teosofica tedesca, cui stava molto a cuore il
cristianesimo. |
5. Annie Besant e il cristianesimo |
Annie Besant e Rudolf Steiner
parlavano due lingue diverse. Ciò nonostante, per
qualche tempo, la loro collaborazione non si interruppe e
furono superate le non lievi difficoltà che ad essa
si opponevano. Annie Besant rispettò l'autonomia
della Sezione Tedesca sino al 1912. |
6. Le vie si separano |
La maniera con cui deformava la Verità e le sue attività determinarono una situazione deplorevole nella Sezione Tedesca il cui comitato direttivo desiderò che si dimettesse dalla carica di presidente. Ma nel gennaio 1913 la Besant chiese che le fosse restituita la «Carta di Fondazione» della Sezione Tedesca. Ebbe luogo così la rottura definitiva tra i due movimenti. Poco tempo dopo, la Sezione Tedesca si ricostituì a Berlino come corpo indipendente, assumendo una denominazione nuova: quella che più propriamente le si addiceva: Società Antroposofica. |
7. Fondazione della Società Antroposofica |
Numerosi gruppi teosofici aderirono ad
essa. Con ciò il movimento spirituale antroposofico
entrava già in un secondo stadio. |
L'ARTE
Lo sviluppo dell'antroposofia - Seconda fase 1910 -1916
L'antroposofia non è
esclusivamente una somma di idee: essa è una forza
vivente che concerne tutto l'essere umano, non soltanto il
pensiero. Ma Rudolf Steiner non ha mai voluto intendere
questo appello a tutte le forze umane come un'azione
suggestiva o che violi, in qualche modo, la liberta del
singolo. Esiste una sola forma d'espressione che può
parlare direttamente alla vita affettiva dell'uomo senza
privarlo del suo libero giudizio: Questa forma è
l'arte. |
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1. L'arte della recitazione e della declamazione |
I membri della Società Teosofica si interessavano poco dell'arte, con grande rammarico di Steiner. Marie von Sivers aveva ricevuto a Pietroburgo e a Parigi una notevole preparazione artistica per opera di insigni attori e possedeva una voce ben impostata. Dalla sua collaborazione con Rudolf Steiner sorsero una nuova recitazione e una nuova declamazione di cui dette frequenti esempi durante le riunioni serali della Società. I suoi saggi portarono nel movimento antroposofico l'impulso artistico. Da quei saggi iniziali si giunge per via diretta alle rappresentazioni drammatiche che, a Monaco, si aggiunsero ai corsi di antroposofia. |
2. I misteri drammatici |
Rudolf Steiner raramente aveva tentato
l'arte. Solo nel 1910 cominciò a dar forma artistica
a quanto portava con sé da più di trenta anni.
Scrisse quindi, e mise in scena nell'estate dello stesso
anno a Monaco, il primo dei suoi «Misteri»
drammatici: «La porta dell'iniziazione». |
3. Progetti di costruzione a Monaco |
Ben presto si presentò la necessità di avere a disposizione un proprio edificio, con un grande teatro e con altri locali, non solo per potervi adeguatamente rappresentare i quattro drammi, bensì anche per lo svolgimento di altre attività artistiche e scientifiche. Si cercò un terreno a Monaco, ma il tentativo fallì. |
4. 1913 - Il terreno di
Dornach 5. Il progetto di Rudolf Steiner |
Allora, da parte privata, fu offerto a
Steiner un terreno a Dornach, presso Basilea. Steiner si
recò in quel luogo nel 1913 e accettò. |
6. Rudolf Steiner si trasferisce a Dornach |
La posa della prima pietra ebbe luogo
nel settembre 1913. Durante la primavera seguente Steiner
prese dimora a Dornach per dirigere personalmente i lavori.
La copertura del tetto fu festeggiata nell'aprile del
1914. |
7. Forma degli zoccoli, dei capitelli e dell'architrave e gli affreschi delle cupole |
Nell'interno del palcoscenico e della
sala, lungo i due lati nord e sud, si innalzavano
rispettivamente sei e sette imponenti colonne di legno, i
cui zoccoli e capitelli presentavano una significativa
progressione di forme generate l'una dall'altra. Rudolf
Steiner aveva già ideato l'evoluzione di quei motivi
nel 1907, cioè molto tempo prima che fosse stato dato
inizio alla costruzione. Allorché li fece eseguire a
Dornach (dove di sua propria mano cercò come meglio
poter utilizzare lo scalpello) ne risultò una serie,
che per la loro successione ricordava il principio della
metamorfosi goethiana. Non che Steiner avesse proprio
l'intenzione di «dimostrare» la giustezza delle
concezioni di Goethe, ma volle tradurre nel dominio
dell'archittetura la visione che Goethe aveva avuto del
mondo della natura: un ordine retto da una legge secondo la
quale le forme viventi si evolvono procedendo le une dalle
altre. |
8. L'euritmia |
Lo sviluppo del Goetheanum fu
intimamente collegato con la nascita
delI'euritmia.
Steiner stesso dirà che, senza il Goetheanum,
I'euritmia non avrebbe probabilmente raggiunto la sua piena
formazione. |
9. Una nuova arte teatrale |
L'arte della parola e l'arte drammatica, il lavoro già compiuto per la rappresentazione dei «Misteri» drammatici e l'euritmia, offrirono la possibilità di sviluppare nel Goetheanum una nuova arte teatrale. Dal 1915 Rudolf Steiner e Marie von Sivers (dal 1914 sua moglie) cominciarono a mettere ogni anno in scena qualche episodio del «Faust». Durante le prove, Steiner stesso interpretava le parti più diverse con una maestria straordinaria. Nel 1924, avvalendosi della ormai ricchissima esperienza acquisita, coronò i suoi sforzi in questo campo svolgendo un corso per attori di professione su: «L'arte della parola e l'arte drammatica». |
10. Il gruppo scultoreo del gruppo il legno) |
Nel primo Goetheanum doveva occupare
un posto centrale una scultura in legno, che Steiner
creò, dando con essa uno dei suoi più
importanti impulsi artistici. Si tratta di un gruppo che
rappresenta le tre forze cosmiche operanti nell'universo e
nell'essere umano: forze di cui Rudolf Steiner ha spesso
efficacemente parlato nei suoi libri e nelle sue conferenze.
Questa volta voleva farlo con lo scalpello, e scolpì
lui stesso quel gruppo servendosi dell'aiuto di una
scultrice inglese: Edith Marvon, artista di talento. |
11. Nuovi impulsi artistici |
Gli impulsi artistici che sorsero
durante il lavoro presso il primo Goetheanum, si mostrarono,
nel corso dei decenni, straordinariamente fecondi. |
12.
«Enigmi
dell'anima» I tre sistemi 'autonomi' |
Nel 1917, in un articolo degli
«Enigmi
dell'anima» rese pubblica una
delle sue più notevoli scoperte. Dopo trent'anni di
ricerche silenziose giunse alla conclusione che, nel campo
della psicologia e della filosofia, è erroneo
ammettere che certe funzioni psichiche siano connesse con
dei processi nervosi. Secondo lui, dal sistema nervoso
dipende soltanto la «rappresentazione». Come il
«sentimento» dai fenomeni ritmici della
respirazione e della circolazione del sangue, e la
«volontà» dai processi metabolici. (I nervi
«motori» servono non alla trasmissione, ma solo
alla percezione degli impulsi della volontà). CONTINUA: I movimenti affiliati |