Navigare fra gli scogli della vita quotidiana per madri, padri e figli.
Un libro sulla libertà perché la famiglia non diventi una prigione, ma un sostegno per tutti. In una cittadina inglese del Sussex un gruppo di educatori, impegnati presso l’Emerson College (un centro di formazione per insegnanti ed operatori a indirizzo antroposofico), si è riunito per alcuni anni con lo scopo di approfondire l’evolversi di quei problemi familiari e sociali che i radicali mutamenti di vita e di costume in atto nei tempi più recenti hanno messo in luce.
Il rinnovamento dei ruoli tradizionali all’interno della coppia, la ricerca di una maggiore consapevolezza nella pratica quotidiana, un rapporto più soddisfacente tra genitori e figli, la malattia e molti altri problemi vecchi e nuovi vengono affrontati con la coscienza che il nucle familiare è, o dovrebbe essere, ancor oggi l’elemento portante della società, una cellula vitale capace di irrradiare forza ed equilibrio, a dispetto delle difficoltà e delle crisi che possono travagliarlo.
Dal lavoro di queste persone è nato il libro (“Lifeways” è il suo titolo originale) che, come dice John Davy nella prefazione,
“…parla di bambini, di vita familiare, di genitori. Ma soprattuto è un libro sulla libertà”.
E la libertà interiore è una pianta che prospera anche tra i sassi e gli ostacoli quotidiani purchè la si coltivi con coraggio, con amore e un’attenzione concreta alla realtà delle situazioni.