Un comune percorso spirituale attende Oriente e Occidente al bivio del terzo millennio.
Sulle tracce dell’angelo più caro alla nostra tradizione, l’arcangelo Michele, che da sempre ha guidato l’evoluzione interiore dell’umanità verso i valori universali dell’autocoscienza, l’autore rivisita importanti temi del passato, come la mistica ebraico-cristiana, la cerca del Graal e l’idealismo romantico, e getta luce sulle nuove prospettive delle tre grandi religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo, islâm) e sul cammino dell’Europa verso un nuovo cristianesimo "sofianico".
Gabriele Burrini: giornalista e studioso di storia delle religioni, è autore di saggi sull’omeopatia, sulla filosofia indiana (Xenia), sul buddhismo (Ed. Antroposofica) e di racconti (Il cappellaio di Urmak, Edilibri). Con Alda Gallerano ha scritto L’antroposofia (Xenia) e ha curato una ricca antologia di preghiere delle religioni antiche e moderne (Padre nostro che sei nei cieli, Bompiani) e un’antologia sulla letteratura d’amore (Pagine d’amor platonico, Edilibri).
Gabriele Burrini affronta l’argomento nel suo ultimo libro L’angelo dei nuovi tempi. Oriente e Occidente verso la spiritualità futura, dove rilegge la storia delle civiltà, dall’antico Egitto all’India buddhista, dal Medioevo cristiano al romanticismo tedesco, fino al presente, alla luce dell’impulso di Michele. Che ora, come non mai, guida l’uomo a centrarsi sulla propria consapevolezza interiore, a costo di spingerlo ad affrontare in terra il male che Egli stesso ha vinto nei cieli. L’"epoca di Michele", preconizzata da Tritemio e poi, nel 1920, da Rudolf Steiner, durerà fino al 2300, perciò attende ancora di dare i suoi frutti maturi. Intanto illumina le religioni sulla via di un più efficace ecumenismo all’insegna della Sophia (Saggezza) e ogni essere umano a farsi più attento all’incontro con il Sé spirituale. "Antroposofia" (maggio-giugno 2003)
Nel corso dell’evoluzione, mai come nel tempo attuale l’uomo è chiamato come individuo a divenire parte cosciente e responsabile della storia spirituale del mondo. Sempre meno oggetto dell’operare delle potenze spirituali e sempre più soggetto della potenzialità di cooperare con esse, l’essere umano può trovare in sé le condizioni della sua scelta fra bene e male. E questa possibilità, nonostante l’evidente e più o meno incolmabile svantaggio o vantaggio delle condizioni di vita proprie di ogni paese, appartiene al presente di ogni essere umano e accomuna in forme diverse nel fenomeno, ma non nella sostanza, l’estremo Oriente, l’estremo Occidente e l’Europa che non dovrebbe scordare di assumere una posizione di centro. Il futuro non è di una nazione, una civiltà, una cultura, ma dell’intero pianeta. O di nessuno. E chi ha accompagnato nei millenni l’individualizzarsi e il maturare progressivo dell’interiorità umana, sempre presente anche se con nomi diversi nelle diverse culture e in epoche successive?
L’entità spirituale che noi oggi chiamiamo Michele, che dal 1879 può ispirare gli esseri umani perché la loro intelligenza si scaldi di una nuova luce spirituale, perché imparino ad agire moralmente nei confronti della natura e dell’umanità, perché si specchino consapevolmente l’uno nel destino dell’altro in un vasto e cosmopolita tastarsi reciproco. Accanto alla grande lezione de La missione di Michele, accenni ai molteplici aspetti essoterici e esoterici di questa vicenda fra uomini e Gerarchie si ritrovano sparsi in tutte le opere di Steiner. Il pregio di questo saggio di Gabriele Burrini sta nell’averli raccolti per noi lungo filoni tematici corrispondenti al titolo di altrettante conferenze tenute negli ultimi anni. I dodici capitoli del libro diventano così preziose guide allo studio dell’operare dell’entità di Michele, approfonditamente collocate sui loro sfondi storici, mitologici e archeologici e sulla sistematizzazione degli spunti dall’Opera Omnia, di cui semplificano l’accesso al lettore.
La narrazione facilitata ci fa risaltare di colpo la sequenza coerente di eventi in cui si è manifestato l’operare di Michele fra Oriente e Occidente e a ricostruirne il ruolo attivo da Atlantide ai giorni nostri. Identità apparentemente lontane fra loro come Indra, Marduk, Horus, culture lontane nel tempo e nello spazio, impulsi di civiltà come la leggenda di Parsifal e la filosofia poetica di Novalis, ci rivelano sempre di nuovo il loro filo evolutivo comune, dietro la serietà dello sguardo di Michele, eterno precursore del futuro dell’umanità, in ogni luogo e in ogni epoca angelo dei nuovi tempi. (Emanuela Portalupi)