Cagliostro e la nascita del rito egiziano
L’argomento trattato riguarda non soltanto la storia dei fatti e delle idee che, alla fine del XVIII secolo, ruotavano attorno alla figura del Gran Cofto e in qualche modo sfociarono alla fine nella Rivoluzione francese, ma anche quella delle origini – ancora per certi versi piuttosto oscure, o perlomeno non del tutto chiarite – del nostro Risorgimento; origini che, data l’importanza e la vastità del tema, nel presente studio potremo solo accennare.
Questo studio vuol essere anche un contributo alla descrizione di tale periodo e soprattutto alla storia delle idee che si manifestarono nell’agitata temperie dell’epoca.
L’argomento ci sta molto a cuore, ed è stato da noi affrontato con alquanta passionalità, pur senza nulla togliere al rigore e al metodo necessari in questo tipo di ricerche.
Perlomeno questa è stata la nostra volontà nell’intraprendere uno studio che ha richiesto lunghi anni di ricerche e di riflessione sui dati via via rinvenuti. Il volenteroso, e spero benevolo, lettore giudicherà quanto siamo riusciti nel voler coniugare insieme rigore metodico e accesa passionalità.
Confessiamo che l’arida e spenta «obbiettività», che poi è il disseccato e filisteo ideale di molti ricercatori – accompagnato, in taluni casi, da un disincantato e livido cinismo – ci ha sempre ripugnato.
Riteniamo che non sia possibile procedere efficacemente a una ricerca storica, e giungere a cogliere l’essenza e la dinamica delle forze operanti in un evento o in un fenomeno storico, senza un’attiva empatia e una audace compromissione con il tema trattato, e che si possa quindi ben aver la temerarietà di adottare un tale metodo, per così dire «immanente», senza minimamente rinunciare alla correttezza, al rigore scientifico e alla veridicità.