"Questo testo di Daniele Nani si svolge in modo disinvolto e al tempo stesso implacabile, strumentato di una sicura conoscenza e familiarità con la fenomenologia husserliana, dosando e sintetizzando miniere di saperi anatomici, biologici, psicologici, che si miscelano con rigore in un discorso che, nella sua struttura e nel suo metodo, rimane all'altezza della vita."
(Dalla Prefazione di Gianfranco Dalmasso)