COPIA ULTIMA. rilegata male
A causa della rilegatura manuale, la costa risulta tutta storta, ma il contenuto e la copertina sono integri.
Si conclude con questo terzo volume la pubblicazione degli scritti goethiani di morfologia, dopo i due precedenti dedicati rispettivamente alla botanica e alla zoologia.
Gli scritti qui proposti vogliono testimoniare un'importante fase del percorso scientifico e filosofico-naturale di Goethe, dalla iniziale collaborazione con Lavater ai suoi Frammenti fisiognomici (1775-76), attraverso le esperienze maturate prima, durante e dopo il decisivo viaggio in Itali(1786-88), fino al consapevole approdo a una vera e propria nuova scienza della natura organica, la morfologia.
Un percorso innanzitutto interiore, in quanto gli scritti pubblicati in questo volume, se si eccettuano quelli relativi alla collaborazione con Lavater (una cui piccola ma significativa scelta compone la prima sezione del volume) e pochi altri, sono per il resto saggi frammentari, note, appunti, schizzi, che restarono inediti durante la vita di Goethe (fino alla loro pubblicazione all'interno della grande edizione di Weimar, avvenuta tra il 1891 e il 1904), e che quindi possono essere visti come una sorta di "diario" intimo di Goethe indagatore della natura organica.
Essi testimoniano con vigore e freschezza l'intenso lavoro di elaborazione della concezione della natura, e in particolare della natura vivente, che Goethe compì negli anni compresi tra il 1785 e il 1798; in questi scritti troviamo l'affacciarsi di tutte le esperienze, dei concetti e delle idee che avrebbero poi trovato compiuta esposizione nei classici saggi di botanica e di zoologia pubblicati nei Quaderni di morfologia (1817-1824), nell'ultima parte della sua vita.
In questi scritti, per quanto frammentari, c'è però anche qualcosa di più (e ciò può sembrare paradossale) rispetto ai saggi editi: oltre a rappresentare un prezioso supporto alla comprensione del percorso teoretico di Goethe scienziato della natura organica, essi offrono l'originario e inarrestabile scaturire di una tale densità di spunti, visioni, accenni, prospettive, la cui urgenza e ricchezza non potrà essere completamente restituita dalle successive elaborazioni e sistemazioni.