In queste parole è indicato il punto di vista dal quale dobbiamo considerare le opere scientifiche di Goethe.
Nel caso suo non si tratta mai della scoperta di fatti nuovi, ma dell’adozione d’un nuovo punto di vista, di un determinato modo di osservare la natura. È vero che Goethe ha fatto una serie di importanti scoperte singole, come quella dell’osso intermascel-lare e della teoria vertebrale del cranio, nell’osteologia, e, nel campo della botanica, quella dell’identità di tutti gli organi della pianta con la foglia catilinaria; ecc.
Ma come soffio animatore di questi particolari, dobbiamo considerare una grandiosa concezione della natura, dalla quale essi tutti sono sorretti; e sopra tutto dobbiamo vedere nella teoria degli organismi una scoperta grandiosa, tale da mettere in ombra tutto il resto; quella dell'essenza dell'organismo stesso.