L’empatia è la capacità di percepire e, quindi, di mettersi in sintonia con lo stato d’animo dell’altro.
Questo ci aiuta a immedesimarci nel nostro prossimo: a comprendere e a condividerne i momenti di gioia come quelli di dolore.
Una dote che ci consente non solo di aprirci ai nostri compagni di vita e ai nostri figli, ma pure a quanti si vedono costretti a lasciare la loro patria per sfuggire alla guerra e alle persecuzioni.
Di fronte a questo fenomeno le posizioni divergono: in alcuni emerge la disponibilità ad aiutare, in altri si manifesta un senso egoistico di paura e di rifiuto.
Questo Quaderno di Flensburg affronta il tema dell’empatia, e della sua assenza, da diversi punti di vista, con lo sguardo rivolto all’animo umano, agli uomini che partecipano agli eventi politici mondiali, agli aiuti concreti forniti in loco ai migranti.
Sono, inoltre, indagate le cause della fuga, della violenza nei confronti dei fuggiaschi e le doti empatiche necessarie in pedagogia curativa e nel lavoro teatrale. Infine, viene preso in considerazione il grande esodo verificatosi in epoca nazista.