Il bisogno animico dell’essere umano è grande. Viviamo in tempi d’aumento delle malattie animiche.
Fobie e depressioni si diffondono, un sempre crescente numero di persone ha bisogno dell’aiuto di professionisti per superare disturbi animici, situazioni patologiche e difficili crisi esistenziali.
Oggi esistono offerte terapeutiche in quantità, tuttavia gli approcci olistici, spirituali sono ancora in gran parte sconosciuti.
In questo Quaderno di Flensburg presentiamo alcuni approcci di psicologia antroposofica e cerchiamo di chiarire se e come i soliti procedimenti terapeutici possano venire ampliati dall’antroposofia.
Cos’è l’essere umano?
Come può imparare a vivere una vita piena di significato e da lui stesso creata?
Quali leggi intervengono sulla biografia di un essere umano, come si estrinseca il destino?
Che significato ha la malattia, come possono venire rinforzati i lati sani di una personalità?
In questo volume troverete le risposte della psicoterapia antroposofica a questi interrogativi.
Questo quaderno fa parte di una collana di libri che vengono pubblicati ad intervalli regolari dall’Editrice Novalis.
Ogni quaderno è rivolto all’approfondimento, nell’ottica della scienza dello spirito di Rudolf Steiner, di un tema specifico mediante articoli ed interviste con studiosi altamente qualificati.
Vorremmo precisare che scopo di questi Quaderni di Flensburg non è quello di affermare tesi precostituite relative agli argomenti trattati; si vogliono, al contrario, presentare alcuni punti di vista che possono essere anche tra loro contrastanti, ma che servono a meglio inquadrare il problema considerato. Ci si sforza così di seguire uno degli insegnamenti fondamentali di Rudolf Steiner, quello di non voler convincere all’accettazione di una tesi, ma di fornire gli elementi necessari perché ognuno di noi possa formarsi un giudizio, in piena libertà e consapevolezza. Ne consegue, quindi, che le opinioni esposte nel testo sono da attribuirsi unicamente alla persona che le esprime, la quale perciò se ne assume la responsabilità, senza che questo implichi l’accettazione da parte dell’Editore.