Gisela Fugger, prendendo spunto da una sua conferenza, ci introduce nell'affascinante mondo della fiaba popolare europea. Si tratta di un mondo che attraverso le immagini ci può rivelare qualcosa della nostra interiorità, delle nostre aspirazioni più profonde. Questo percorso verso gli archetipi della vita interiore viene descritto da diverse prospettive e viene esemplificato per esteso con la fiaba di "Biancaneve e Rosarossa".
Curato da: Stefano Pederiva, Vittoria Sorge
"Vi sono portoni e porte, di forma diversa e del tutto aperte per noi, oppure anche soltanto accostate... I portoni sono, in genere, in un primo momento chiusi. Vi passiamo davanti, li osserviamo da fuori e non sappiamo che cosa vi sia dentro, oppure li osserviamo senza interesse.
Il linguaggio è come una porta!
Ogni manifestazione umana, ogni frase scritta in un libro può essere una porta chiusa.
Quando la porta si apre per noi, vi passiamo e arriviamo all’interno della casa. Possiamo portare un uomo che è stato con noi davanti alla porta, all’interno?"
Molti studiosi hanno analizzato, catalogato, interpretato le immagini del mondo fiabesco, riducendole il più delle volte a simboli, senza coglierne il significato spirituale.
La fiaba non è solo un racconto fantastico, ma rispecchia la realtà del mondo dello spirito che dona incessantemente forze di vita all’anima del bambino.