Quando si è in procinto di diventare genitori, spesso si va in cerca di un libro che aiuti a prepararsi a questo grande evento.
A me è capitato lo stesso anni fa ed ho avuto la sensazione, pur non avendo letto tutti i libri esistenti, di trovarmi di fronte quasi sempre alle stesse informazioni: una miriade di indicazioni sulla salute del bambino o su come agire di fronte a centinaia di problemi! Ma i bambini rappresentano solo problemi o, viceversa, possono essere una potenzialità di crescita per l'adulto? Se, di fronte ad una disarmonia manifestata dai figli, riusciamo a cambiare prospettiva, avremo la possibilità di metterci in discussione cercando in noi stessi l'origine del "problema" e, da un atteggiamento di sconforto, cambiare strada verso una ricerca di cosa i bambini ci stanno mostrando.
Quando ci avviciniamo ad uno specchio, più siamo vicini e più notiamo i particolari della nostra persona. Con i bambini è lo stesso: più è stretto il rapporto di parentela che abbiamo con loro (e quindi genitori in primis), più ci fanno da specchio mostrandoci in modo simbolico ma assolutamente efficace, chi e cosa siamo.
Sta a noi riuscire a vedere nello specchio e trovare la via per rinnovarci giorno per giorno, in un continuo processo di autoeducazione dove i primi educatori sono proprio i bambini. "L'uomo non agisce nel mondo soltanto per quello che fa bensì, prima di tutto, per quello che egli è."
Rudolf Steiner
Manuel Donato: maestro Waldorf e musicista. Le molte esperienze in ambiti sociali - commercio, teatro, concerti, scuola - gli hanno permesso di osservare la relazione genitore-figlio, avviandolo ad un percorso di ricerca e studio pedagogico. È, semplicemente e umilmente, educatore di bambini, ragazzi e soprattutto di se stesso.