La formazione interiore del maestro
Qual è la premessa fondamentale che nella pedagogia steineriana fa del maestro un maestro valido e capace di continuo rinnovamento?
Certamente è importante avere un buon patrimonio di conoscenze e non stancarsi di essere attivi artisticamente, ma indubbiamente la sorgente fondamentale da cui trarre forze e ispirazioni per la propria attività educativa è la formazione interiore.
Infatti R.Steiner non si stanca mai di sottolineare l’importanza dello stato d’animo e dell’atteggiamento interiore con i quali affrontiamo il nostro compito di pedagoghi.
Da qui la domanda: come curo, come educo, come affino e come faccio maturare queste qualità?
Nelle conferenze di R.Steiner troviamo gli spunti più svariati sia per gli aspetti generali, ma anche per gli aspetti più specifici relativi al pedagogo, spunti che però sono sparpagliati e talvolta un po’ nascosti nella molteplicità delle conferenze.
Helmuth von Kügelgen, che è stato uno degli esponenti più qualificati del movimento pedagogico steineriano, propone una raccolta di testi di R.Steiner sulla autoeducazione, esso può essere di orientamento e di aiuto se si vuole rispondere in modo attivo agli interrogativi che abbiamo posto.
La raccolta è nata nel lontano 1984 come contributo per il primo incontro internazionale degli asili steineriani con l’intento di bilanciare con un sostegno interiore l’ampliarsi del movimento pedagogico rivolto al primo settennio.
Riguardo alla scelta dei testi leggiamo nella prefazione quanto segue:
“La successione dei testi costituisce una specie di percorso interiore indirizzato agli insegnanti.
Dopo due motti iniziali che richiamano l’attivazione del pensare, sentire e volere nel tipico ordine del cammino di conoscenza antroposofico, vengono delineati gli ideali e i compiti dell’insegnante steineriano, un richiamo alla sua specifica identità. Seguono poi dei testi che nell’insieme si possono considerare come un contributo alla formazione individuale dell’anima, un vero nutrimento interiore. Nell’ultima parte è tracciato un cammino più preciso che porta dal lavoro individuale ad una coscienza immaginativa in senso rosacrociano e poi alla assunzione di una responsabilità sociale come quella che può maturare nella Società Antroposofica. Una segnatura tipicamente micheliana. L’insieme forma quindi un organismo, realtà di cui si può tener conto nella scelta dei testi sui quali si intende lavorare.”
Il volumetto nasce nel contesto degli asili steineriani, ma il suo contenuto, pur rivolgendosi a chi già conosce R. Steiner e la scienza dello spirito antroposofica, può certamente rappresentare un aiuto per chiunque si dedichi all’educazione
La successione dei testi costituisce una specie di percorso interiore indirizzato agli insegnanti ma che può essere di orientamento e di aiuto per chiunque si dedichi all’educazione. Dopo due motti iniziali che richiamano l’attivazione del pensare, sentire e volere nel tipico ordine del cammino di conoscenza antroposofico, vengono delineati gli ideali e i compiti dell’insegnante steineriano, un richiamo alla sua specifica identità. Seguono poi dei testi che nell’insieme si possono considerare come un contributo alla formazione individuale dell’anima, un vero nutrimento interiore. Nell’ultima parte è tracciato un cammino più preciso che porta dal lavoro individuale ad una coscienza immaginativa in senso rosacrociano e poi alla assunzione di una responsabilità sociale come quella che può maturare nella Società Antroposofica. Una segnatura tipicamente micheliana. L’insieme forma quindi un organismo, realtà di cui si può tener conto nella scelta dei testi sui quali si intende lavorare.