Quando ci muoiono delle persone care noi siamo afflitti, ne abbiamo dolore.
Il dolore è legittimo e bisogna essere forti per sopportarlo, ma quelli che sono passati per la morte non hanno cessato di esserci... solo i nostri occhi hanno cessato di vederli.
Essi sono qui.
Il dialogare con i morti è un’attività molto concreta e nessun espediente può sostituire gli sforzi umani di trasformare il dolore in gratitudine.
Gratitudine per tutto ciò che si è ricevuto e si è condiviso nella vita.
Noi abbiamo bisogno dei nostri cari defunti come loro hanno bisogno di noi, perché la conoscenza del mondo spirituale è possibile solo sulla Terra.