«Per la rappresentazione che abbiamo del tempo, esso ci appare chiuso tra due argini che sono propriamente l’argine della morte […] e l’argine della nascita.
Il tempo nella vita umana si consuma tra questi due cardini che appaiono circoscrivere il nulla da una parte come dall’altra. Se la realtà del tempo è questa, se quindi esso è chiuso tra questi due cardini, di nuovo non c’è possibilità d’uscita per l’uomo.
La possibilità d’uscita sta nel trovare giustificate ragioni per scardinare, diciamo così, questo firmamento chiuso, quasi spazialmente, tra la nascita e la morte, come se dal nulla cominciasse la vita umana e nel nulla finisse». G.Leonelli.