La concezione del metodo di indagine sul karma è stato elaborato da Ate Koopmans che ha costruito un corpo di strumenti adeguato a uno studio personale e moderno di questo aspetto dell’esistenza.
Occuparsi della biografia, intesa come archetipo umano e come biografia incarnata di persone vere, richiede profondo rispetto, serietà, senso del sacro.
La biografia manifesta il destino dell’umanità e il destino del singolo e nessuno dall’esterno può affermare credibilmente di averne le chiavi o una teoria definitiva o la soluzione interpretativa. Ci si può solo abituare progressivamente e con delicatezza infinita a dare credito alla sottile consapevolezza, avvertibile da ciascuno di noi, che le cose abbiano un senso. Che abbiano una
storia e che ci si possa abituare a vederne sempre meglio le connessioni. Che ogni istante dell’esistenza, soprattutto quando la guardiamo a ritroso, racchiude in sé un elemento meraviglioso inaspettato e infinite rivelazioni.
Restituire all’uomo contemporaneo una forma di consapevolezza del tema del destino, del karma e della reincarnazione – non più legata alla tradizione orientale, ma di matrice in un primo tempo europea, e poi umana internazionale – era per Rudolf Steiner uno degli obiettivi principali dell’antroposofia e dello sviluppo delle sue derivazioni pratiche nella pedagogia, nella medicina, nell’arte, nell’agricoltura, nelle proposte sociali.