Secondo un'antica tradizione gli arcangeli si alternano ogni tre o quattrocento anni alla guida di un'epoca, durante la quale influenzano la coscienza degli uomini.
Attualmente viviamo in un tempo influenzato da Michele. Che cosa significa dunque pensare nell'epoca di Michele? "Dobbiamo imparare a guardare all'uomo futuro. Questo è pensare Micheliano. È tipico del pensare Micheliano che si smette di pensare all'uomo come insieme di particelle minerali che egli soltanto coordina in un certo modo (...).
Noi camminiamo tra gli uomini invisibili - questo vuol dire pensare secondo Michele". Lo sforzo odierno riguarda lo sviluppo di un pensare puro che si regga su se stesso e possa costituire la base per l'esperienza spirituale.
E in proposito formare un pensare che non serva a dominare intellettualmente la realtà, ma che possa condurre a sperimentarla.
Questo pensare che guarda si caratterizza come 'pensare del cuore'. Il pensare del cuore non trascura le prestazioni dell'intelligenza, ma vi aggiunge qualcosa di nuovo.
Si tratta di "vedere la verità nell'immediatezza del sentimento" senza perdere i vantaggi del pensiero razionale. La logica del cuore non è un sostituto ma un progresso qualitativo rispetto a quella del pensiero. "
La logica del capo è unita con il più forte egoismo, la logica del cuore è in grado di superare gradualmente ogni egoismo e di rendere tutti gli uomini membri di una comunità umana (...) il cuore dice sempre di no al capo quando non si cerca lo spirituale o quando il sapere è cercato per semplice egoismo, brama, curiosità, spocchia e simili". (tra le virgolette R.Steiner)
Cenni biografici: Karl-Martin Dietz è nato ad Heidelberg nel 1945. Ha compiuto studi di filologia classica, germanistica, filosofia e di scienze economiche ad Heidelberg, Tubinga e Roma. Nel 1975 ha conseguito il dottorato con un lavoro sulla filosofia presocratica. Ha svolto attività di insegnamento presso l’università di Heidelberg dal 1974 al 1980. È co-fondatore dell’Istituto di Scienze della Cultura Friedrich von Hardenberg di Heidelberg (1978). Da allora i temi sulla “Storia del pensiero” e lo “Sviluppo della coscienza nel presente” sono stati esaminati su basi antroposofiche. Ha collaborato a corsi di formazione per insegnanti presso l’Istituto Hardenberg e ha tenuto numerosi seminari in diverse scuole Waldorf riguardanti la gestione, l’autoamministrazione e la collaborazione.