Parlare di biografia equivale a guardare il susseguirsi degli eventi della propria vita in modo nuovo rispetto alla disattenzione del senso comune: allentare i propri confini reintegrando le componenti della storia personale, cercando l’unità delle parti.
Il lavoro biografico soddisfa un’esigenza individuale, ma è anche un’azione sociale, perché lavorare sulla propria biografia desta la comprensione per la biografia degli altri, e questo conduce verso nuovi collegamenti. In questo libro, la lettura della propria storia inizia con uno strumento nuovo: l’incontro con il colore.
Attraverso il ritmo dell’onda, nelle velature di un acquerello, emergono le proprie stratificazioni interiori: quegli strati che possono inabissare o liberare la forza vitale.
“Autobiografia per riconoscersi” nasce dall’esigenza di raccontarsi in modo non usuale, con un approccio terapeutico. È un metodo rivolto a tutte le persone che credono nella possibilità di riconoscere la propria appartenenza spirituale, attraverso una conoscenza dell’Io più approfondita. Nella sottile lotta tra la salute e la malattia c’è un confine che non si dovrebbe mai superare: la nube tossica della non conoscenza.
Con l’autoterapia biografica è possibile imparare a riconoscersi, a ritrovare la parte sana di sé, più vicina all’Io superiore. Perché la storia colorata e quella narrata possano coincidere.