Prima di tutto le protagoniste di questi racconti, le valorose ragazze del titolo: la maggior parte di loro ci ha lasciato, ma alcune, ormai anziane, vivono ancora a Lesa. Dalle donne dei mestieri più umili, come le contadine e le lavandaie, alle combattive ragazze delle fabbriche, dalle insegnanti alle eteree signore delle ville, e poi le sarte, le ricamatrici, le commercianti… Una moltitudine di bambine, mamme, nonne, anche donne single: le classiche zitelle o donne troppo impegnate nel loro lavoro per farsi una famiglia, ognuna di loro importante per la storia del paese.
Tutte le vite di queste donne sono testimonianza di un secolo a noi vicino, eppure così diverso dall’epoca attuale. Un secolo che per essere ricordato deve essere raccontato. Ma non è solo il tempo passato che ha stimolato la nostra ricerca. Piuttosto è stata l’urgenza di attenuare una disuguaglianza, di ristabilire un equilibrio. Quasi sempre, infatti, sono le storie degli uomini a raccontare un luogo, a dipingere un quadro di un tempo storico.
Lucilla Giagnoni, attrice e autrice teatrale, ricorda nel suo lavoro “Vergine Madre” che delle storie raccontate nella Divina Commedia solo un decimo circa riguarda vite di donne. E di queste donne la stragrande maggioranza non ha voce, ma Dante ne registra soltanto l’esistenza. Lucilla è un’altra donna che ha contribuito a questo libro, scrivendone la presentazione.
I PROVENTI DELLE VENDITE SARANNO DEVOLUTI A PROGETTI PER DONNE IN DIFFICOLTA' VICINE A NOI E IN ALTRE AREE DEL PIANETA