Il mattino del 26 maggio 1828 in una piazza di Norimberga, un passante nota un giovane dimesso, dalla postura malferma, che stringe in mano una lettera indirizzata al Comandante del Reggimento Cavalleggeri di stanza nella città.
Questi si offre di accompagnarlo a casa del Comandante.
Lì si constata che il giovane si esprime a fatica e risponde quasi sempre a monosillabi. Si decide allora di condurlo al posto di polizia, dove viene interrogato. In un attimo di pausa, qualcuno gli sottopone un foglio e una matita e il giovane, inaspettatamente, inizia a scrivere il suo nome: KASPAR HAUSER.
Inizia così un mistero tuttora irrisolto sul piano storico, ma sul quale l’indagine scientifico-spirituale ha potuto gettare alcuni raggi di luce, utili soprattutto alla comprensione dei fatti del tempo in cui viviamo.