L'autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
Dalla fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio fino alla salvezza definitiva avvenuta grazie all'intervento di un sacerdote cattolico, il coraggio di due fratelli disposti ad affrontare le situazioni più pericolose per salvarsi e le esperienze che li fanno maturare nonostante la giovane età.
“Tocca a te, Jo.”
Mi avvicino con la giacca in mano. Sono le otto e fuori è ancora notte. Mamma è seduta sulla seggiola dietro il tavolo. Ha un ditale, del filo nero e le sue mani tremano. Sorride solo con le labbra.
Mi volto. Sotto il paralume della lampada, Maurice è immobile.
Con il palmo della mano liscia sul suo risvolto sinistro la stella gialla cucita a grossi punti:
Maurice mi guarda.
“Non piangere, l’avrai anche tu la tua medaglia.”
Certo che l’avrò, tutto il quartiere l’avrà. Stamattina quando la gente uscirà sarà primavera in pieno inverno, una fioritura spontanea: ognuno ha il suo grande fiore all’occhiello.
Una volta che lo si ha, non si può più fare molto: non si entra nei cinema e neppure nei treni, forse non si avrà più nemmeno il diritto di giocare con le biglie, forse non si avrà più il diritto di andare a scuola. Questa, come legge razziale, non sarebbe neanche male."