Un bel giorno la Fabbrica di Cioccolato Wonka dirama un avviso: chi troverà i cinque biglietti d’oro nelle tavolette di cioccolato riceverà una provvista di dolciumi sufficiente per tutto il resto della sua vita e potrà visitare l’interno della fabbrica, mentre un solo fortunato tra i cinque ne diventerà padrone. A chi toccherà?
Illustrazioni di Quentin Blake
In questo libro Roald Dahl se la prende con i bambini viziati, ingordi, chewing gum e tele dipendenti, e premia la modestia e la bontà di quelli che, consapevoli della loro miseria, sono abituati alla rinuncia.
"Se i vostri pensieri sono gentili, vi illumineranno il viso come raggi di sole, e apparirete sempre più belli"
Roald Dahl
La canzone degli Umpa Lumpa per Mike Teavee
Perché un bambino sia bene educato
una cosa importante abbiamo imparato:
non permettete mai e poi mai,
onde evitare un sacco di guai,
che il miserello se ne stia fermo
davanti a un qualche teleschermo.
Anzi, il consiglio più pertinente
sarebbe non installare per niente
questi apparecchi che rendono cretini
sia i più grandi che i più piccini.
In tutte le case che abbiam visitato
c’era un bambino seduto impalato,
lo sguardo lustro, la bava alla bocca,
davanti a una buffa scatola sciocca.
Taluni possono stare per ore
muti guardando il televisore.
Lo sguardo fisso, l’aria di allocchi,
fuor dalle orbite gli escono gli occhi,
(una volta abbiam fatto un censimento:
ce n’eran venti e più sul pavimento!).
Seduti immoti, ipnotizzati
come ubriachi paralizza
con il cervello telelavato
in un massiccio telebucato.
É vero, signora, che tiene buoni
anche i bambini più birbaccioni,
che così noie più non le danno
e fuor dai piedi un po’ se ne stanno
mentre lei scola e condisce la pasta
o con le amiche gioca a canasta
ma non si è mai fermata a pensare
a tutti i danni che può causare
una massiccia esposizione
ai raggi della televisione?
Non si è mai chiesta esattamente
che effetto esercita sulla mente
ingenua della sua creatura
quel invenzione contronatura?
Fa a tutti i sensi l’anestesia!
Uccide a tutti la fantasia!
Riempie la mente di paccottiglia,
e fa venire gli occhi di triglia!
Rende passivi e creduloni,
Allenta in blocco rotelle e bulloni
che il cervello fan funzionare,
non lascia più nulla da immaginare!
Il gusto per le fiabe rovina,
tutta la testa riduce in pappina!
A questo punto qualcuno dirà:
“Va bene, va bene, ma come si fa?
Se questo mostro di cui parlate
va eliminato con due pedate,
Come faranno i nostri figlioli
A divertirsi specie da soli?
Come passare una bella serata
Senza la tele illuminata?».
Scordato avete la vostra storia?
Vi rinfreschiamo un po’ la memoria?
C’era un volta una grande avventura:
la consuetudine alla lettura!
Pieni di libri i comodini,
scaffali, tavoli e anche lettini!
Tutti leggevano e il tempo volava,
e con il tempo la mente viaggiava:
storie di draghi, regine e pirati,
di navi e tesori ben sotterrati
deserti, giungle e fitte foreste,
cannibali e indios a caccia di teste.
Paesi strani e luoghi mai visti,
malvagi, eroi, tipi buffi o tristi:
di spazio pei sogni ce n’era a iosa,
Lettere era un’attività meravigliosa!
Racconti, favole, romanzi, fumetti,
volumi, tomi, libelli e libretti,
ce n’era gran scelta e varietà,
e tutti leggevano a volontà!
Se erano piccoli i bambini
qualcuno per loro leggeva i destini
di Biancaneve e la mela stregata,
e della Bella Addormentata.
Quanti bei libri, quanti piaceri
potevano scegliere i ragazzi di ieri!
Perciò vi preghiamo, fate il favore,
buttate in cortile il televisore!
Con uno scaffale riempite lo spazio
e pur se i ragazzi saranno uno strazio
per qualche giorno guardandovi male,
colmate di libri quello scaffale;
vedrete che poi, passata la crisi,
pian piano smettete di essere invisi:
per far qualcosa, per curiosità,
saranno colpiti dalla novità.
Sfogliando un libro quasi per caso
più non potranno staccarne il naso:
riscopriranno che grande diletto
É leggere un libro o un giornaletto!
Ci prenderanno tanta passione
che scorderanno la televisione;
i tempi in cui erano vittime inermi
del fascino truce dei teleschermi
un brutto sogno vi sembrerà
e ogni ragazzo grato sarà
a quelli che, con mossa sapiente,
l’han trasformato in teledipendente!