Potrebbe essere una grande avventura vivere con il bellissimo cagnolino Swing in una famiglia dagli abiti variopinti che gira per la Svezia in un carrozzone e gestisce un luna park, tanto più per una bambina curiosa e vivace come Katitzi.
Ma è il 1940 e il mondo è in guerra, e quella famiglia variopinta è rom: non ha diritto all'istruzione né alla carta annonaria né a un campo stabile in cui montare le tende.
Se ci si aggiunge una matrigna svedese brava solo a lamentarsi e a menar botte, la piccola protagonista avrebbe di che disperare, e invece non rinuncia a divertirsi e imparare col poco che ha.
Così una trasferta in città, dove con la sorella Lena va a vendere ciotole di porta in porta, riesce a diventare una bella gita in cui poter «decidere tutto da sole», e magari anche andare al cinema.
E quando Katitzi scopre che Rosa sta per sposarsi, l'idea angosciosa di vivere lontano da una sorella che è quasi una mamma è presto spazzata via dall'esuberanza di una festa di matrimonio coloratissima che per tre giorni indimenticabili raccoglie parenti e amici dal paese intero.
Con questo secondo capitolo della serie di Katitzi continua la riscoperta di un'autrice che ha raccontato il pregiudizio e la discriminazione visti con gli occhi candidi di un alter ego bambina.