Pubblicato nel 1906 dalla scrittrice e maestra elementare che tre anni dopo avrebbe ricevuto il Nobel per la letteratura, ideato come libro didattico per le scuole, Nils Holgersson è diventato il grande classico del Nord per l'infanzia, tradotto in più di quaranta lingue e adattato in film e cartoni animati, amato da generazioni di giovani lettori in tutto il mondo.
Traduzione di Laura Cangemi
Illustrazioni di Bertil Lybeck
Versione integrale
Nils Holgersson è un ragazzino ribelle e dispettoso, sempre pronto a tormentare gli animali della fattoria dove vive con i genitori. Ma il giorno in cui si azzarda a giocare un brutto scherzo a un folletto, si ritrova di colpo piccolo come un topolino.
Solo e spaventato, Nils sale sul dorso di Marten, un papero domestico che sfidando la sua natura si unisce a uno stormo di oche selvatiche nel loro lungo volo migratorio fino in Lapponia.
Comincia così il meraviglioso viaggio di Nils attraverso tutta la Svezia, sulle ali del suo papero in cerca di libertà, sotto la guida di Akka, la saggia oca capo-stormo, e sempre in fuga da Smirre, l'astuta volpe cacciatrice.
Ogni tappa è un universo di avventure, incontri e scoperte sulla natura, gli animali, la geografia del paesaggio e la storia dell'uomo che nel bene e nel male continua a modificarlo, intrecciate a leggende, richiami a un passato mitico e fiabe senza tempo.
Tra le magie della natura e della fantasia, Nils imparerà cosa sono l'amicizia, il rispetto per gli altri e per l'ambiente, il coraggio e la solidarietà.
Età di lettura: da 10 anni.
"Il ragazzo non riusciva proprio a credere di essere stato trasformato in folletto. “Sarà solo un sogno e uno scherzo della fantasia”, pensò. “Se aspetto un attimo, ridiventerò di sicuro un essere umano.”
Si mise davanti allo specchio e chiuse gli occhi. Li riaprì solo dopo un paio di minuti, aspettandosi che fosse passato tutto. E invece no: era e restava sempre piccolo. Per tutto il resto era esattamente come prima. I capelli chiari come il lino e le lentiggini sul naso, le toppe ai calzoni di pelle e i rammendi alla calza: tutto uguale, solo che si era ristretto.
No, non serviva a niente starsene lì ad aspettare, se ne accorse subito. Gli sarebbe toccato tentare un’altra strada. E l’idea più saggia gli sembrò quella di trovare il folletto e fare la pace con lui."