«Così fu che trovarono il Cappello-Folletto e se lo portarono a casa senza immaginare neppure lontanamente che in questo modo avrebbero trasformato la Valle dei Mumin in un luogo incredibilmente magico e strano...»
C'era una volta una bambina che aveva una nonna serena, un padre preso dalle sue sculture, amichette scontente, amici marinai burberi; negli anni, insensibilmente, questi personaggi hanno abbandonato la loro natura umana e sono diventati animali, che Tove Jansson ha disegnato e descritto: Mamma Mumin, Papà Mumin, Misa, Tabacco.
Appena mettiamo piede nella Valle dei Mumin, subito ne veniamo catturati: niente è più reale di questi esseri dolci e poetici e delle loro avventure, per straordinarie che siano.
Trovano un Cappello-Folletto in cui gettano gusci d'uovo e ne escono nuvole, ci entra il troll Mumin e ne risulta mutato in un mostriciattolo che solo la sua mamma riconosce. E non sono strani i Fungarelli, senza bocca e senza orecchie?
E Dada e Sasa, col loro linguaggio dadese e sasese? Ma su tutto getta la sua magia il Mondo Nordico, coi colori del cielo primaverile e del cupo grande mare selvaggio, da cui emergono affascinanti Regine di Legno.