Ryszard Kapuscinski si cala nel continente africano e se ne lascia sommergere, rifuggendo tappe obbligate, stereotipi e luoghi comuni.
Va ad abitare nelle case dei sobborghi più poveri, brulicanti di scarafaggi e schiacciate dal caldo, si ammala di malaria cerebrale; rischia la morte per mano di un guerriero.
Kapuscinski non perde mai lo sguardo lucido e penetrante del reporter e non rinuncia all'affabulazione del grande narratore.
Ebano è una lettura di testimonianze autentiche, non risparmia niente al lettore ma non è cinico, è semplicemente reale.
Kapuściński dorme in capanne afose e piene d’insetti, attraversa vicoli sporchi e pieni di persone mezze morte di fame, rischia di morire di sete nel deserto…
Soli cocenti, condizioni di vita disumane, ciotole di riso, uomini seminudi e armati, bambini saldato, donne laboriose, stregoni e malefici, insetti e lucertole, camion e cammelli nel deserto, prostitute e ladri.
Una lettura obbligatoria per chiunque voglia ampliare i propri orizzonti e comprendere meglio la realtà africana degli anni 50, 60 e 70, di popoli che da colonie diventano stati indipendenti.