L’avventura memorabile di un ragazzo che si allena a diventare uomo imparando a vedere oltre il pregiudizio.
«Quando si comincia a leggere Capitani Coraggiosi non si viene accolti da un’introduzione alle regole della navigazione, alla tecnica della pesca al merluzzo, alle leggi del mare… Ogni cosa la s’impara leggendo. E al principio si capisce poco, si avanza impacciati, proprio come il povero Harvey Cheyne, il protagonista del romanzo, che appena issato a bordo della goletta We’re Here si becca uno schiaffone dal Capitano perché non sa che al Capitano non si risponde. E tu, che leggi, ti accarezzi la guancia che brucia. Le pagine del libro si affrontano come Harvey affronta le giornate in mare. E dopo poche righe viene da assecondare il movimento della barca sulle onde, sembra di sentire l’odore del salmastro, del pesce nella stiva, del legno bagnato; si trema quando Harvey ha freddo e ci si sente spossati alla fine della pesca, come lui». Dalla prefazione di Elisabetta Gnone