3 conferenze tenute a Basilea il 17 settembre e il 31 ottobre 1910, e a Berlino il 19 dicembre 1911
L'Autore ci indica perché i misteri drammatici vanno visti come ogni altra opera d'arte, lasciando agire la loro forma e il loro contenuto drammatico.
«Desidero qui far presente ancora una volta che tutto quel che viene coniato nella forma poetica non può in sostanza mai fondarsi sulla verità, se non si rifà a un anelito che si colma dell'antica e chiaroveggente visione del mondo, oppure se non è collegato in qualche modo con una nuova e reale chiaroveggenza, che non deve necessariamente mostrarsi, che può brillare nascosta nelle profondità dell'anima e in esse appe«Desidero qui far presente ancora una volta che tutto quel che viene coniato nella forma poetica non può in sostanza mai fondarsi sulla verità, se non si rifà a un anelito che si colma dell'antica e chiaroveggente visione del mondo, oppure se non è collegato in qualche modo con una nuova e reale chiaroveggenza, che non deve necessariamente mostrarsi, che può brillare nascosta nelle profondità dell'anima e in esse appena attenuarsi.»
Sull'autoconoscenza, ricollegandosi al dramma-mistero "La porta dell'iniziazione"
Considerazioni sul mistero rosicruciano "La porta dell'iniziazione"
Il simbolismo e la fantasia, con riguardo al dramma-mistero "La prova dell'anima".
Conferenze presenti nel libro: Basilea Svizzera 17 settembre 1910
Basilea Svizzera 31 ottobre 1910
Berlino Germania 19 dicembre 1911