Viaggio esperienziale nell'arte dell'ascolto della musica.
Tutto l’uomo, nell’ascolto della musica, viene coinvolto in tutti i suoi sensi, compresi quelli che usualmente non consideriamo. Essi diventano così strumenti e veicolo della fruizione musicale e della sua comprensione per tutti noi, anche se della musica siamo solo fruitori passivi.
La musica è l’unica arte che non ha intermediari con il mondo da cui l’artista pesca i suoi contenuti musicali, armonie e melodie: per questo deve sempre essere suonata, e alla fine del concerto non vi è più nulla se non ciò che è rimasto dentro di noi.
Nel presente lavoro si accenna ai rapporti che il Suono, pur decaduto, ha ancora con il Logos cioè con le entità creatrici del mondo terrestre e cosmico e di come l’uomo dovrà sempre più connettersi con queste forze creatrici che stanno alla base del mondo manifesto.
Il Suono, e non il rumore, diventerà la forza propulsiva del futuro
La Musicosophia è un metodo di ascolto consapevole della musica che si basa principalmente sull’arte dell’ascolto come scoperta creativa del mistero spirituale racchiuso nel mondo dei suoni, ed è fecondamente applicabile alle tre età dell’uomo.
Ideato nel 1958 da George Balan (nato a Bucarest l’11 marzo 1929) musicologo, filosofo e professore di Estetica Musicale al Conservatorio di Bucarest Per 22 anni studio e si pose la domanda su quanto effettivamente si prestasse attenzione a quello che il profondo ascolto musicale potesse rivelare. Iniziò a germogliare in lui l’idea che la musica fosse un cammino spirituale da conoscere ed esplorare con costanza e dedizione.