Michelangelo intendeva «scrivere un’opera che si occupasse di tutti i tipi di movimenti e posizioni dell’uomo oltre che delle sue ossa secondo una complessa teoria elaborata in un lungo periodo di prassi», così riporta Ascanio Condivi nella descrizione della vita del suo maestro e amico.
Questa teoria non venne mai scritta in parole, ma appare all’osservatore come linguaggio gestuale presente nelle sue sculture, nei suoi affreschi e disegni.
Attraverso una visita alla Sagrestia Nuova nelle Cappelle Medicee, Heinz Georg Häussler ci mostra come vedere e sentire questo linguaggio e come imparare a leggerlo.
L’autore si avvicina alle figure michelangiolesche con l’occhio, il senso plastico e l’esperienza creativa di un artista e guida il lettore a compiere l’emozionante scoperta delle leggi formali di Michelangelo.