«Accadono giorni
Discosti da tutto
Che sono già opaca sera
Uniforme
Priva di contorni e di ombre»
Nessun'arte, più della poesia, trascende la forma attraverso cui s'esprime.
Di una pittura posso dire che è pittura prima di giudicarne la bellezza, così di una scultura posso dire che è scultura prima di dire se è anche una bella scultura. Lo stesso vale per l'opera drammatica e per la danza, e persino per la musica.
Non è per la poesia. E' poesia ciò che si esprime in rima? No, perchè la poesia senza rima esiste. Anche un passo di filosofia può esser colmo di poesia.
Poesia è quando, mediante la parola, ci è dato un presagio dell'Essere. O non è Poesia. L'editore, pubblicando quella di Sergio Gandini, ha fatto ciò che è suo dovere.
Che il lettore, declamandola, la riconosca: ciò è in suo potere.
Sergio Giuseppe Gandini è nato a Milano nel 1956.
È laureato in filoso fia all’università di Milano; insegna filosofia e psicologia al liceo C. Por ta di Monza. Nel 1987 ha vinto il premio “Città di Milano” con la silloge Presagi; in seguito ha pubblicato la raccolta Sidera (ed. El Bagatt, Bergamo, 1991) e Un’opera (ed. Il pulcinoelefante, Osnago, 1996); altre poesie sono state edite su dif ferenti riviste.
Il critico Luca Ferrieri ha detto di lui: «Filosoficamente sono l’Essere e il Nulla che si fronteggiano, in tutte le loro possibili, e anche imprevedibili, configurazioni.
E tuttavia il loro rapporto non appare come tensione titanica e conflitto insanabile, ma come profonda complementarietà e compenetrazione.