Nel 1974 Rudolf Kutzli pubblica la sua importante opera Langobardische Kunst con la casa editrice Urachhaus. In questa bella edizione, Kutzli documenta at- traverso un’ampia analisi le espressioni artistiche dei Longobardi nel loro in- contro con la romanità. Seguendo questo percorso e grazie a un intenso approccio scientifico-spirituale, l’autore riesce a identificare le sorgenti della spiritualità longobarda: durante la loro discesa al Sud, i Longobardi incontrano il Cristianesimo, e quando arrivano in Italia, Widar è ormai trasmutato in Michele, che è diventato il loro Arcangelo guida.
Il libro è corredato da fotografie che conservano il sapore del tempo e dà profonde e competenti considerazioni sulle numerose vestigia e siti longobardi, cari al nostro Paese, e visitati direttamente dall’autore in un tempo in cui la storia longobarda risentiva ancora, in Italia, di una damnatio memoriae millenaria.
Oggi è in atto una riscoperta dell’identità longobarda nazionale, soprattutto a opera di iniziative locali, ma questa valorizzazione documentaria attende ancora di avere un adeguato approfondimento interpretativo, che il Kutzli da cinquant’anni è in grado di fornire.
Di Kutzli in Italia è pubblicato Il creativo disegno di forme (2004, natura e Cultura editore), base per l’insegnamento nelle scuole Waldorf e nella cura del paziente nell’arteterapia: oggi è possibile completare il contributo portato da quest’opera con Arte longobarda, che ne è propedeutico. Arte longobarda porta, inoltre, elementi innovativi per la storiografia italiana, evidenziando come il forte impulso portato dai Longobardi in Italia sia alla base di profonde correnti sociali e spirituali, di frutti che matureranno nei secoli successivi.