L’antroposofo ed esoterista romano Massimo Scaligero affronta alcuni tra gli elementi caratterizzanti le correnti spirituali d’Oriente e d’Occidente.
Il volume è suddiviso in due sezioni, una dedicata a: Yoga e Meditazione, mentre l'altra alla Magia.
“Un insegnamento riguardo alla capacità di riconoscere la «via», o il «maestro», ci viene dalla storia di Narota, asceta tibetano del X secolo, che, durante il noviziato, errando di contrada in contrada alla ricerca del proprio maestro, Tilopa, si lascia sfuggire una serie di occasioni di ritrovarlo, perché ogni volta incontrandolo non lo riconosce: giunge talora persino a scagliarglisi contro. Narota viene giocato dai più legittimi stati d’animo, in quanto il maestro gli va incontro in vesti inaspettate, non rispondenti al cliché che egli se ne è fatto, epperò non appagante il suo sentimento umano: che è dire la sua brama. Non diversamente si comportano oggi coloro che cercano lo Spirito nella forma con cui preventivamente se lo sono rappresentato o l’hanno appreso nei testi: lo respingono, se si, presenta nella veste da essi non prevista.
Questo non riconoscere il maestro, o avversarlo, tuttavia, è positivo dal punto di vista intemporale dello Spirito, poiché comporta che tutta la vita del discepolo sia una continua correzione del suo discernimento: che in tal modo diverrà un giorno strumento della scelta cosciente.[…]”