Il presente saggio si basa su annotazioni ricavate durante una serie di conferenze sulla "Conoscenza antroposofica dell'essere umano", presso la Rudolf Steiner House dal 28 dicembre 1933 al 3 gennaio 1934.
Tali annotazioni erano state effettuate in quel tempo da Dorothy Osmond e in seguito riviste dall'autore per la pubblicazione.
Alla morte di Lilly Kolisko - la vedova dell'autore - il 20 novembre 1976, sono venuti alla luce diversi manoscritti del genere.
Memoria e fantasia è considerato la continuazione di una serie di conferenze pubblicate dal Kolisko Archive con il titolo "L'organismo umano tripartito".
La speranza è quella di pubblicare, finalmente, questi preziosi manoscritti.
Benché questa conferenza sia stata tenuta oltre settantasette anni fa, è ancora attuale ai nostri giorni, forse ancora di più, e si spera che il lettore la trovi altrettanto interessante e istruttiva.
"Possiamo comprendere l’essere dell’uomo nella sua totalità soltanto se siamo in grado di concepire flussi di forze, di carattere polarmente opposto, che lavorano all’interno e sull’organismo umano. L’uomo è un essere molto complesso e in tutto il suo organismo troviamo le prove del lavoro di grandi polarità. L’occhio, per esempio, è un organo di senso collegato con la luce e con la coscienza. Il senso del tatto, di contro, è connesso con la tenebra, perché qui veniamo in contatto con sostanze materiali. Dappertutto nell’essere umano sono al lavoro polarità e una di queste polarità è evidente nelle due funzioni di memoria e fantasia. La memoria è dovuta all’azione del pensare. Le impressioni effettuate sull’anima per mezzo dei sensi restano nell’organismo umano. Proprio come alcuni concetti di un oggetto sorgono all’interno dell’anima, così avviene con la memoria, per il fatto che dopo un’impressione avuta tramite i sensi rimane un’immagine dell’oggetto. Si può affermare, pertanto, che la memoria ha carattere riproduttivo"