Questo libro racconta la giovinezza di Rudolf Steiner, dall’estate 1879, quando sostenne l’esame di maturità, fino all’estate 1890, quando lasciò definitivamente Vienna diretto a Weimar, dove lo attendeva un incarico di collaborazione all’Archivio di Goethe. Undici anni ricchi di esperienze decisive per la sua formazione e la maturazione della sua personalità. In quel periodo era un giovane molto brillante, con grandi qualità intellettuali, ansioso di liberarsi dai progetti esistenziali che il padre aveva su di lui, proteso a sperimentare per la prima volta la libertà, dopo gli otto anni duri e faticosi della scuola superiore. Abitava con la famiglia alla periferia di Vienna, ma cominciava a respirare quell’aria fresca che hanno sperimentato quasi tutti gli studenti universitari nei primi mesi della loro nuova vita: scelte indipendenti, intensa vita sociale, curiosità intellettuale appagata in molti modi, anelito di felicità intravisto nelle varie esperienze che si offrivano. Il racconto ricostruisce le esperienze, i rapporti umani, le letture, i progetti e anche i sogni di un giovane che sta cercando la sua strada e può contare solo su se stesso, perché proviene da una famiglia poverissima, del tutto sprovvista delle relazioni utili per introdurlo negli ambienti che contano.