Nel presente libretto vengono compiute varie osservazioni sui fenomeni bellici e non, catastrofici in ogni caso, dalle quali risulta del tutto naturalmente che, per poter mutare il corso degli eventi in qualcosa di più umano, è necessario por mano alla propria autoeducazione.
Solo là dove l’uomo sarà diventato qualcosa di moralmente, esteticamente e logicamente diverso da quello che è ora, l'evoluzione del mondo potrà assumere una connotazione più armonica e regolare, conforme alle più intime esigenze delle anime umane.
Così, dopo un esame sintetico delle varie situazione - compresa quella attuale - vengono descritte e commentate quelle norme generali di comportamento opportune per un miglioramento di se stessi come esseri umani.
Claudio Gregorat: nato a Chiopris-Viscone (Udine) nel 1923, inizia giovanissimo gli studi musicali. A 14 anni tenta la prima composizione e studia pianoforte e violoncello. Più avanti continua gli studi di composizione ma, a causa della guerra, in modo piuttosto discontinuo, per cui si ritiene un autodidatta, pur avendo frequentato il corso di perfezionamento di composizione all'Accademia Musicale di Siena e il corso di direzione d'orchestra. Fonda e dirige per vari anni il Coro Universitario Romano. Più tardi è direttore del Coro del Teatro dell'Opera del Cairo. Abbandona poi questa attività per dedicarsi alla composizione. Ha al suo attivo circa 150 opere di vario genere: solistiche, da camera, corali e sinfoniche. Ha scritto numerosi saggi su questioni musicali e vari libri.