Il bene del corpo è la salute, il suo male è la malattia.
Così è anche per gli uomini: stanno bene in salute quando si favoriscono a vicenda come gli organi e
le cellule dell’organismo; stanno male, soffrono, quando si mettono gli uni contro gli altri, quando ognuno pensa solo a se stesso.
Un vecchio adagio dice: “La virtù sta nel mezzo”.
È vero: ogni forma di male risulta da una qualche unilateralità, da un esagerare di qua o di là, dal troppo o dal troppo poco.
Il nostro corpo, per esempio, lo possiamo mortificare oppure rammollire: il bene morale sta nel giusto equilibrio che fa del corpo uno strumento “sano”, cioè altrettanto ben accordato quanto uno strumento musicale.
Francesco d’Assisi è stato, a dire di tanti, un uomo davvero “buono”. Aveva risorse, forze di amore all’infinito.
La domanda che ci poniamo è: da dove gli venivano queste forze, come si sono generate in lui?
È a questa domanda fondamentale che il convegno cerca di dare una risposta:
Come faccio concretamente, giorno per giorno, ad aumentare in me le forze reali dell’amore, della veracità? Come si impara nella vita quotidiana l’arte del bene?