Permacultura come sintesi tra agricoltura sostenibile e ambiente e architettura del paesaggio. Si può applicare a un balcone, a un piccolo orto, a una grande azienda agricola
Manuale agile e di facile consultazione, Permacultura per tutti riprende i principi che sono alla base della permacultura: osservazione degli ecosistemi, ovvero delle comunità spontanee di piante e organismi animali per promuovere un'agricoltura sostenibile rispettosa delle peculiarità dell'ambiente nativo.
L'intento è di lavorare per la Terra, in collaborazione e sinergia con la Natura per avviare un processo di produzione e sussistenza per l'uomo e per l'ecosistema.
Neologismo derivato dalla fusione di permanent e agriculture (agricoltura permanente), la permacultura nasce intorno al 1978 per opera di Bill Mollison e David Holmgren e si afferma con grande rapidità negli anni seguenti in tutto il mondo anglosassone.
Il punto di forza della permacultura è la sua capacità di andare oltre l'agricoltura sostenibile per proporsi come sistema per progettare insediamenti umani modellati sugli ecosistemi naturali, allo scopo di creare sistemi produttivi durevoli, sostenibili ed efficienti, ovvero in grado di automantenersi e rinnovarsi con un basso imput di energia.
Di carattere essenzialmente pratico, la permacultura si può applicare a un balcone, a un piccolo orto, a una grande azienda agricola o a intere zone naturali, così come ad abitazioni isolate, ecovillaggi e insediamenti urbani.
Il libro Permacultura per tutti, pubblicato nel Regno Unito con il titolo Permaculture in a Nutshell, è già tradotto nelle principali lingue, è uno dei testi di maggiore successo sui principi ispiratori e le pratiche della permacultura.
Ad arricchire la versione italiana sono le schede di Deborah Rim Moiso riguardanti le esperienze attive in diverse regioni, con le voci e le storie di chi sta già applicando i suggerimenti della permacultura in Italia.