Perché usare il termine umanizzazione?
Perché l’agricoltura, la coltura del suolo agricolo è di fatto e veramente un’umanizzazione, ovvero fatta a misura d’uomo, lavoro umano che va a sostituire la Natura.
L’agricoltura, qualsiasi tipo di agricoltura, non ha nulla di naturale, anzi la sostituisce completamente, basta osservare ... Rudolf Steiner dice che l’essere umano ha il compito di trasformare ogni atomo della terra ed anche le piante che la ricoprono, e questo è il nostro compito umano, appena iniziato.
Gli Angeli hanno creato la Natura con il loro “pensiero manifesto”, ora si stanno ritirando e tocca all’uomo prenderne il testimone e può solo umanizzarla, partendo proprio dalle sementi selvatiche, come fece 7000 anni fa, Zarathustra in Persia: trasformandone il polo quantitativo in polo qualitativo.
Leggendo con attenzione questo importante testo si scopriranno con grande meraviglia i metodi molto interessanti e geniali che usavano i primi selettocultori biodinamici usando l’humus biodinamico per ricoprire i semi, diverse profondità di semina per indurre determinate caratteristiche della nuova pianta, diversi momenti stagionali di semina per esaltare le qualità produttive e qualitative, l’uso dei preparati biodinamici enunciati da R. Steiner nel corso di Koberwitz, nuovi preparati, addirittura il 500 e 501 messo a maturare insieme in inverno, preparati citati di cui non conosco la formulazione, specchi di metallo per rifrangere la luce lunare, semi messi a congelare nell’argilla e nell’humus, trattamenti specifici nella notte di Capodanno e nelle Notti Sante, le influenze cosmiche, planetarie e lunari usate per la semina, metodi per la conservazione dei semi, le meditazioni sui semi e l’uso delle immagini per la selezione e, molto interessante, erano le piante accompagnatrici che usavano come consociazioni per la riproduzione dei cereali.