Per l’autore, il meteo non è una scienza indipendente senza legame con l’essere umano.
Al contrario, egli pensa che la visione materialista dell’essere umano porti con sé una visione altrettanto materialista della meteorologia, e che le conseguenze di questo modo di pensare l’uomo, influiscano in modo nefasto su di lui, e di conseguenza sul tempo.
Il suo lavoro lo conduce ad affermare che esiste un rapporto stretto tra l’essere umano e il tempo, tra la conoscenza che abbiamo di noi stessi e quella che abbiamo del mondo che ci circonda.
La meteorologia in quanto tale è anche un cammino di conoscenza di se stessi e questo saggio non ha altro scopo se non quello di tentare di fare nascere una curiosità e un rispetto per ciò che noi siamo e per il mondo che ci circonda.