Nel testo vengono analizzate dinamiche e relazioni che intercorrono tra terreno e vegetazione spontanea (caratteristiche del suolo, piante indicatrici) anche in funzione del tipo di gestione degli agroecosistemi e pratiche agronomiche.
Si tratta di una versione ampliata, rivista e aggiornata, completamente diversa dalla prima.
Sono prese in esame oltre 180 specie vegetali con approfondimenti dedicati alle erbe più diffuse. Viene posto l’accento sulla funzione ecologica svolta dalla flora spontanea e sul suo ruolo anche come indicatore ambientale.
Oltre che sull’esperienza dell’autore, il testo si basa su di una ricca e documentata bibliografia ed è corredato da numerose foto e tavole a colori. Questo lavoro getta nuova luce sulla vegetazione spontanea dei coltivi ponendo l’accento sul senso e sul significato delle cosiddette “erbacce”.
Purtroppo la moderna agricoltura industriale, ormai da decenni, pare abbia dichiarato guerra a questi organismi (e non solo) tramite un uso massiccio di composti chimici velenosi e nocivi (diserbanti) pensati per eliminare, annientare e uccidere. Ma è necessario gestire e controllare in maniera intelligente la flora spontanea attraverso un approccio ecologico, non distruttivo, evitando conflitti bellici per i quali si rischierebbero clamorosi autogol. Ma soprattutto è doveroso tornare ad apprezzare la bellezza e la magnificenza del Regno Vegetale nel suo insieme.