Dodici firme autorevoli ci spiegano che cosa sia la biodinamica e perché non vada demonizzata ma vista come custode dei nostri fragili equilibri ambientali
Dall’agricoltura sostenibile (Francesco Sottile),
con le sue caratteristiche e le sue evoluzioni nella storia (Piero Bevilacqua),
alle implicazioni economiche ed etiche (Simone Vieri);
Dalla mitologia letta in chiave antropologica (Marino Niola)
alla integrazione tra scienza convenzionale e pratiche antroposofiche (Erik W. Baars);
Dalla vitivinicoltura (Adriano Zago)
alle connessioni tra la salute della terra (e della Terra) e quella umana (Sergio Maria Francardo),
fino alle questioni che animano attualmente il dibattito giuridico (Stefano Masini).
Avete sentito parlare di vino naturale, vino bio o di altre definizioni analoghe?
Questi prodotti conquistano giovani e navigati bevitori, e scatenano grande dibattito.
Dietro quelle parole si nascondono molti vignaioli e agricoltori che praticano la biodinamica, un modo di coltivare la terra e di rispettarla allo stesso tempo, con radici ancestrali ma anche fondamenti scientifici e valori verificabili in maniera empirica.
Ma non c'è soltanto il vino.
Il successo di catene di supermercati "verdi", come per esempio NaturaSì, ha portato i prodotti da agricoltura biodinamica nelle case di milioni di persone che ne apprezzano le qualità e che vogliono consumare cibi che non abbiano un impatto negativo sulla terra e sugli ecosistemi.
Un volume nato dalle polemiche legislative che non hanno riconosciuto la biodinamica, al pari del biologico, tra le tecniche sostenibili scientificamente approvate, scatenando un forte dibattito nel mondo politico e tra gli attivisti e i sostenitori dell'agroecologia.