Una bella immagine della simpatica Tempestina, così come è raffigurata nel racconto della scrittrice svedese Lena Anderson.
Immaginate un paesaggio nordico, un’isola, i gabbiani, il mare, qualche casetta bassa di legno grigio o colorata. Immaginatelo rischiarato di una luce calda e particolare, estiva.
Ora immaginate una bimba paffutella, scalza, dai capelli chiarissimi quasi bianchi, aggirarsi in questo paesaggio con in mano una scatola piena di cose, immaginatela avanzare “come un vento di tempesta”, un bastone in mano, una piuma.
Tempestina è una “cercacose” e trascorre le estati dal nonno in una casetta in riva al mare. Riempie il suo tempo a cercare tesori portati dal mare, a raccoglierli, osservarli, conservarli per giochi o collezione.
La storia di TempeStina ha appunto a che fare con una tempesta, prima da sola e poi con il saggio sostegno del nonno.