L’etimologia greca del nome deriva non a caso dalle parole: gala (latte), anthos (fiore) e nivalis (nella neve).
Viene chiamato anche stella del mattino, in quanto spesso è il primo fiore a sbocciare anche quando la neve ricopre ancora il sottobosco.
Esistono numerose tradizioni e feste religiose legate al bucaneve, ad esempio nella festa della Candelora, che si tiene il 2 febbraio giorno della purificazione della Madonna.
il bucaneve è il fiore simbolo della purezza della Madonna, e prima ancora della festa della Candelora veniva festeggiata dai romani la Dea Februa, ovvero Giunone, ed anche in quel caso i fiori utilizzati durante le celebrazioni erano i bucaneve.
Durante l’antica festa irlandese dell’Imbolc (Oimelc o Imbolic) che si teneva l’1 febbraio e che celebra il culmine dell’inverno, il colore bianco del bucaneve rappresenta la purezza della dea festeggiata, ovvero la dea Brígit (diventata nei secoli Santa Brigida).
Il termine “Imbolc” in irlandese significa proprio nel grembo ed è riferito alla gravidanza delle pecore, il motivo della festa era legato alla nascita degli agnellini, quindi era un periodo in cui le pecore producevano più latte, elemento di fondamentale importanza per la vita degli irlandesi, in quanto gli consentiva il sostentamento necessario per vivere durante il rigido mese di febbraio.
Esiste poi un’antica leggenda che narra che quando Adamo ed Eva furono scacciati dal paradiso terrestre si trovarono in una terra buia e gelida. In quel luogo desolato Eva fu colta da un momento di sconforto e rimpianto, quindi un angelo, mandato dal signore che ebbe compassione di lei, prese dei fiocchi di neve e glieli soffiò indosso. Quando i candidi fiocchi di neve giunsero per terra si trasformarono in boccioli facendo così apparire dei bucaneve. Grazie a quel miracolo Eva riacquistò la speranza e riprese il cammino.
Infine, secondo le tradizioni popolari si dice che raccogliere un bucaneve nella prima notte di luna piena dopo il 31 gennaio porti felicità per tutto il resto dell’anno.
Questo candido fiore che resiste ai freddi, simboleggia pertanto la vita, la speranza, le nascite e i cambiamenti.