Economia associativa – Attività spirituale per il bene comune

Gary Lamb ci guida a ripensare sostanzialmente gli aspetti della vita economica: l’economia associativa pone gli esseri umani al centro di tutte le attività economiche. La natura triarticolata della vita sociale e dell’economia associativa. Un approccio responsabile al denaro. Una introduzione alla triarticolazione sociale di Rudolf Steienr e i suoi contributi al pensiero economico.

GARY LAMB: ECONOMIA ASSOCIATIVA
La grande domanda che pone questo libro, o se volete la grande scommessa, è se l’anima cosciente, che porta in sé elementi fortemente antisociali, e la situazione attuale ne è la dimostrazione, può decidere liberalmente di essere responsabile verso gli altri.
L’autore viene da Hawthorne Valley, nello stato di New York, dove un gruppo di persone cerca di mettere in pratica se l’economia basata sul proprio lavoro e l’uso consapevole del denaro possono diventare uno strumento per cambiare se stessi ed il mondo.
Gary Lamb si presenta con una breve biografia che basta da sola a suscitare la nostra curiosità. Come ha deciso di usare del denaro vinto al gioco; come ha insegnato la triarticolazione sociale di Steiner alle superiori di una scuola Waldorf, incoraggiando nel contempo i suoi studenti a fare ricerche sul capitalismo e sul socialismo, al fine di farsi un giudizio autonomo; come ha incontrato Steiner sulla “Via di Damasco” a metà della sua vita: tutto è molto interessante.
Il suo libro si avventura in un continuo confronto tra ciò che è e ciò che potrebbe essere attuando la triarticolazione sociale, così come proposta da Rudolf Steiner.
Attualmente la politica è al servizio dell’economia e la libertà individuale è asservita alla logica del potere. Il singolo uomo ragiona in base al suo tornaconto personale e scambia la libertà con la possibilità di fare ciò che vuole, anche a discapito degli altri. La visione materialistica ha inghiottito la coscienza umana.

La triarticolazione sociale si basa su tre sfere separate e diverse, ma interdipendenti tra di loro:

  1. LIBERTA’ – Non esiste società sana se non si incoraggia il pieno sviluppo di ogni essere umano e dei suoi talenti, che ogni persona porta con sé dal mondo spirituale. Comprendere il senso di sé stessi e la propria responsabilità nei confronti del mondo e della comunità è legato al sano pensare.
  2. UGUAGLIANZA – La politica dovrebbe promuovere relazioni umane, riconoscendo e tutelando i diritti delle persone. In questo settore l’uguaglianza è l’ideale e la guida per la dignità di ogni individuo. È legato ad un sano sentire.
  3. FRATERNITA’ – L’economia associativa deve provvedere ai bisogni di ognuno ed è basata sull’associazione tra produttori, distributori e consumatori che si riuniscono in base all’interesse reciproco e sui bisogni reali, non indotti, delle persone. È legata alla sfera della volontà.

Ma questa articolazione si può affrontare solo dopo aver compreso l’uomo come essere vivente dotato di spiritualità ed aver capito che questa triarticolazione è “intrinseca alla natura della vita”.

Non riconoscere che è il lavoro degli altri che ci permette di vivere e non il denaro, è un segno di mancanza di interesse per il benessere e la salute degli altri. Steiner dice che va considerata una colpa sociale godere di qualcosa senza rendere alla comunità l’equivalente nella forma che si può, purché sia una forma.
La legge sociologica fondamentale è che, più ognuno lavora per la comunità e più la comunità è strutturata a sostenere i bisogni del singolo, più grande sarà il beneficio che riceve l’intera comunità.
Il libro si addentra in maniera esaustiva su ogni argomento:
Sul lavoro dipendente, che è una questione di diritto e non economica, tutti i lavoratori hanno diritto ad essere giustamente retribuiti. Il lavoro non è merce. I lavoratori sono partner dei dirigenti e dividono i proventi.
Sulle capacità dell’imprenditore, che va favorito, ma le sue facoltà sono finalizzate al benessere sociale, non personale. Il surplus di un’azienda va redistribuito nelle attività che hanno bisogno di liquidità.
Sul prezzo, che dovrebbe essere stabilito da: i bisogni dei consumatori, il salario percepito dai lavoratori a norma di legge, l’efficienza del lavoratore, intesa come equilibrio tra sfruttamento e menefreghismo.
Sul denaro, che dovrebbe via via perdere di valore e quindi essere prontamente reinserito come acquisto, prestito o donazione.
Sulla determinazione del valore, che viene creato dall’effettivo lavoro, ma anche dall’abilità con cui il lavoro è stato eseguito.
Sulla proprietà della terra, che va affidata a chi la sa utilizzare per il benessere della società. Una specie di proprietà a tempo. Come e a chi darla è una capacità culturale basata sul sapere e sull’esperienza.
Certe soluzioni dell’autore riguardo alla scuola e all’assistenza sanitaria risentono del suo essere “americano” e possono all’inizio lasciare perplesso il nostro “spirito europeo”. Sono comunque tentavi di tutto rispetto e come tali vanno apprezzati.
Conoscere che nel mondo c’è un grande fermento rispetto a queste aspirazioni, che esistono moltissime iniziative responsabili sotto il profilo di economia sostenibile, che nascono associazioni che promuovono una collaborazione cosciente e un sentimento di fratellanza è una ventata d’aria fresca che dovrebbe servire a smuovere la nostra cultura italiana.
Per concludere, questo libro dovrebbe lasciare come sintesi di pensiero quanto segue:
  • Un’educazione adeguata, ciò che gli altri fanno a noi.
  • Un’auto educazione attraverso adeguati esercizi e un sentimento artistico. Ciò che noi facciamo di noi stessi.
  • Creazione di strutture sociali che incoraggino la responsabilità sociale. Ciò che noi facciamo al mondo.
La nostra umanità e la nostra comprensione dell’antroposofia passa dalla realizzazione di queste tre realtà, se manca solo una di esse siamo esseri incompleti.

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