Non è mai facile parlare di se stessi. Sono Gianni Aste, trentino, nato e vissuto a Rovereto dove tuttora risiedo nelle brevi pause che il lavoro mi concede.
Sono chef di Casa Raphael da quattro anni, anche se in realtà sono arrivato per la prima volta nella primavera del 2001.
La mia storia professionale segue un iter direi tradizionale: scuola alberghiera e poi l’ingresso nel mondo del lavoro, ma qui inizia quella che io chiamo la mia ricerca. Da sempre sono stato estremamente curioso in ambito professionale e non solo ed ho sempre cercato aziende in cui poter costruire un ponte tra le conoscenze acquisite e la possibilità di metterle in pratica in nuovi contesti. La mobilità, la ricerca ed il far parte di un “ progetto “ lavorativo mi hanno portato a spaziare in diverse realtà, ogni volta cercando di apprendere il più possibile.
Mi ritrovo così con un curriculum estremamente ampio e variegato: sommelier, maestro assaggiatore di formaggi, idrosommelier, assaggiatore tecnico d’olio extravergine di oliva, assaggiatore di miele. In questo percorso ho conosciuto oltre quaranta aziende, dal ristorante tradizionale al Centro medico della Lukas Klinic (CH) passando per il piccolo ristorante vegetariano, pioniere in trentino.
Dopo questo viaggiare continuo, l’incontro con Casa Raphael. Tutta l’esperienza acquisita impegnata nella “ sfida “ di questo luogo, l’nico centro in Italia di medicina antroposofica che però allo stesso tempo “ convive “ con una realtà alberghiera di livello superiore.
La sfida in un certo senso era questa, riuscire a cercare una via in cui gli ospiti trovassero il gusto, la genuinità e la salubrità di piatti che non fossero però poveri . Far coesistere la parte clinica e la parte alberghiera di Casa Raphael, tenendo sempre come punto fermo i nostri ospiti, che arrivano per un periodo di cure e di riposo, e trovano, spesso con sorpresa, una qualità e varietà nei piatti che fa sembrare il loro soggiorno più simile ad una vacanza che ad un periodo di cura.
I riscontri avuti sono stati molto positivi. Trovare la via che coniughi qualità e salute è una strada in continua evoluzione, la ristorazione ed il turismo a “ chiave salutista “ stann ottenendo e guadagnando spazi sempre maggiori. Molte volte mi viene chiesto se sono un cuoco naturista, biologico, salutista, antroposofico…. a me piace sempre rispondere che sono solamente un cuoco che ha scelto di “ non fare male “ alle persone per cui cucina.
Un piccolo aneddoto sul perché Casa Raphael è una realtà che mi dà molte soddisfazioni: un signore, a margine dell’incontro che periodicamente tengo con gli ospiti della Casa, mi salutò e ringraziò per il mio lavoro con questa frase: “Credo che non solo ci dia da mangiare, ma che soprattutto lei ci nutra.”.